Descrizione
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Nel religioso Breia fu soggetta a Quarona fino al 1599, anno in cui si separò costituendosi parrocchia a sé, ma oggi accorpata in quella di Cellio con Breia.
L’antica chiesa parrocchiale fu rialzata in parte nel 1755 e poco dopo abbellita dalla mano esperta di Lorenzo Lorenzo Peracino, che nel 1761 effigiò sulla tazza del presbitero il Salvatore con S. Giovanni Battista, ma in posizione così distinta e rilevata da sembrare una statua anziché un dipinto.
Affrescò anche sul frontone del presbitero la scena della Crocifissione, in cui "si fa specialmente osservare la Vergine cospersa di dolore e nell’abbandono dell’angoscia" (D. Luigi Ravelli).
Nel 1773 illustrò la cappella a destra dedicata a S. Eurosia di Jaca, presenza singolare di una giovane nata e vissuta in Boemia, ma martirizzata dai saraceni sui Pirenei spagnoli. Il culto della Santa è presente anche nella chiesa di S. Jacu Pittu , dove si trova il richiamo ad un episodio della vita di S. Giacomo avvenuto in Spagna. S. Eurosia è venerata come protettrice dei campi da tempeste, fulmini, grandinate soprattutto nelle zone collinari vinicole.
Nel 1761 il Peracino dipinse le 14 cappelle esterne della Via Crucis, ormai danneggiate dagli agenti del tempo.
Dieci anni più tardi Lorenzo Peracino dipinse, sull’elegante porticato esterno in architetture , quattro allegorie femminili che rappresentano le Virtù Cardinali e sopra la porta d’ingresso la Decollazione di S. Giovanni Battista.
La snella fisionomia della chiesa si accompagna al suo alto campanile (35 metri), costruito nel 1639, il cui concerto campanario conserva ancora una campana fusa nel 1645.
L’area esterna attigua fungeva, come di consueto, da cimitero, finché venne trasferito verso la metà del Settecento in un’altra area.
Il 7 maggio 2005 il campanile di Breia è stato colpito da un fulmine, che ha causato danni alla struttura del campanile stesso e al tetto.
Le pitture dell'antico ossario sono del Rastelli di Carega.
Descrizione
ResponsabileSac. Lorenzo Rosa
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